Grande emozione, lo scorso 17 marzo 2017, per la prima esibizione di Martha Argerich davanti al caloroso e partecipe pubblico aquilano (i biglietti per l’Auditorium “Gen. S. Florio” polverizzati in poche ore), accompagnata dall’Ensemble ReEncuentros, composto da Eduardo Hubert (pianoforte), Anton Martynov (violino), Jorge Bosso (violoncello), Enrico Fagone (contrabbasso) e Lyda Chen Argerich (viola), figlia della pianista, organizzato dalla Società Aquilana dei concerti “B. Barattelli”. Dall’alto dei suoi 75 anni, la “Signora del Pianoforte” – argentina naturalizzata svizzera – continua a stupire le platee di tutto il Mondo, restando ancor oggi una delle musiciste più amate ed acclamate a livello internazionale.
A soli 16 anni, la Argerich si aggiudicò due premi illustri (Concorso Ferruccio Busoni di Bolzano ed il Concorso Pianistico di Ginevra, edizioni del 1957) che le permisero di iniziare quella che sarebbe stata una carriera pianistica brillante.
Grazie ai suoi festival annuali a Lugano, facenti capo al “Progetto Martha Argerich”, la musicista non ha mai smesso di promuovere la formazione di giovani pianisti. Anche per questo motivo, nel Giugno 2010 il Municipio di Lugano le conferì la cittadinanza onoraria.
Ancora una volta la città dell’Aquila, che vanta una lunga tradizione culturale e musicale di prestigio ha avuto l’onore di ospitare una celeberrima musicista, destando interesse anche tra tanti appassionati ed intenditori del centro Italia, che hanno raggiunto il capoluogo abruzzese. Al termine del concerto, prima dei numerosi bis richiesti dal pubblico, l’Artista ha colpito la platea con un gesto toccante, dividendo con tutti i musicisti sul palco lo splendido mazzo di rose rosse ricevuto in dono.
Di seguito il programma del concerto:
- Ludwig van Beethoven, Quartetto in do maggiore WoO 36 n. 3
- Robert Schumann, Sei Studi in forma di canone op. 56 (trascrizione per 2 pianoforti di Claude Debussy)
- Manule de Falla / Jorge Bosso, Canciones Populares Españoles (trascr. Jorge Bosso, après Kochansky)
- Claude Debussy, Prélude à l’après-midi d’un faune (trascrizione per 2 pianoforti dell’autore)
- Dmitrij Šostakovič, Trio in mi minore op. 67 per violino, violoncello e pianoforte
[photogallery di Lorenzo Di Cola]