Siamo acqua, e come tale, scorriamo lenti o impetuosi lungo gli argini della vita.

Non riesco a dormire. La notte ha il silenzio dei morti.

È ora di andare, lasciar decantare i ricordi giù, giù, fino al fondo del cuore, sperar che ci lascino stare

Come fumo il mio cuore si perde tra le nubi, tra le ombre irrequiete, lasciandosi cullare dal vento.

Le tue gambe alte, sono onde di quell'accesso di un porto che intravedo unico, come mio ancoraggio certo.

Tra le nuove case la città ritaglia nuovi angoli di cielo, nuove stelle, nuovi orizzonti.

Da un lettore, un omaggio in poesia all'Associazione FdA

Rapiscimi luna stasera toglimi via da questa terra. Saprò andare oltre la montagna e scenderò all’altra riva del fiume.

La barca è piena,e bisogna remare la fonda dell'isola è ancora lontana, da qui vedo soltanto tanto, tanto mare...

Ogni giorno parlerò al mare e alla terra...